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guzzillo.
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dopo un' pò di ricerche ho scoperto che il sistema terra-atmosfera è un enorme condensatore con il polo negativo a terra e il positivo nella ionosfera.
detto in parole povere: più salgo più il potenziale cresce. i dati che ho trovato sono addirittura 100 volt al metro lineare. questo in condizioni nn perturbate da attività umane o atmosferiche..
detto questo: non è sufficiente mettere una bella piastra di rame o altro conduttore all'altezza di 100 metri, una al suolo e collegarle per avere una corrente elettrica assolutamente gratuita?
sarebbe troppo facile e bello ma qualcuno mi spieghi perchè non dovrebbe funzionare...
grazie e saluti a tutti. -
ClearWar.
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Le correnti sono estremamente basse. E' quindi inattuabile dal punto di vista della convenienza dato che con una torre di 100 metri potrei tenere accesa forse un'abitazione. Invece se ti riferisci a l'energia che viene emessa in un temporale,li ci sono studi in corso su come estrarre la corrente attraverso dei razzi che vengono lanciati nelle nubi temporalesche. Vedevo l'altro giorno su Discovery Channel proprio questi tizi che lanciando un razzo nella nuvola,facevano "vaporizzare" il filo che lo collegava a terra. Considerevole. . -
guzzillo.
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no no parlo del delta elettrico. il temporale è imprevedibile e occasionale. poco sfruttabile.
il delta elettrico costante e perenne.
accendere un'appartamento con una piastra di rame e un po di filo secondo me è un grosso risultato.
vorrà dire che sulla torre metterò cento mille piastre.
e poi si possono sfruttare grattacieli palazzi o qualunque cosa abbia una certa altezza.
secondo me non funziona. non accende nemmeno una lampadina.
altrimenti sarebbe gia stato fatto..
provare non costa molto.. -
follenergia.
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se fosse vero si potrebbe collegare una piastra in vetta ai monti (2500-3000 mt) ed una a valle 350 metri senza costruire opere ciclopiche..
secondo mè è pur vero ma l'aria è un cattivo conduttore elettrico, dovresti avere piastre con superfici dellì ordine di km2 fai il conto del volume di aria presente in una nube, confrontato alla piccola superficie di scambio che ottieni con la piastra, senza contare che sulla piastra avresti un costante (effetto microfulmini)..
Comunque l'idea mi attizza... abito vicino a montagna informami circa i materiali che ci provo e ti informo..(300 mt di cavo ce li ho), credo vada bene qualsiasi conduttore no?
modifico... ecco cosa ho trovato..
http://www.nimbus.it/liguria/rlm09/didatti...i_elettrici.htm
pero sono chimico non me ne intendo molto, cosa vuol dire il campo (V/m) ed il potenziale (kv). -
follenergia.
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ho fatto un piccolo calcolo.. sul mio file in allegato parlano di intensita dell'ordine di 10 ^-12 A /per m2 un picoamper su metro quadro ..non so se rendo l'idea.. ammettiamo di mettere in vetta ad un ipotetico monte un foglio metallico con lato 1 km =10^6 m2 ottengo un microamper di intensità (I)(10^-6 A)
ora teniamo conto della differenza di potenziale che hai stimato.. 100 volt/ metro lineare, ed ammettiamo di mettere sto foglio in vetta All'EVEREST 10000 mt >>>>>
100 x 10000= 1000000 = 10^6 volt (V)
ora dalla formula per il calcolo della potenza Watt= Volt x I (amper) ottengo .... 10^-6*10^6= 10^0 1watt di potenza....
Come specificato prima non sono elettrotecnico ma chimico... potrebbero esserci errori ma se i risultati fossero questi , anche con un errore di 2 ordini di grandezza la cosa non sarebbe certo vantaggiosa.
Senza contare il fatto che una tensione di 1 megaVolt non credo sia facile da isolare dall'ambiente circostante con una guaina in plastica.... -
guzzillo.
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mmmmmh...ora controllo ma i tuoi calcoli mi sembrano palusibili
si potrebbe aumentare la superficie di scambio e al posto della lamina di rame mettere lana di rame o qalcosa del genere.
con 100 volt al metro bastano poche decine di metri ma il problema sono le correnti....
comunque fammi sapere l'esito del tuo epserimento.
tu di dove sei?
ciao. -
guzzillo.
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no c'è un errore nel tuo ragionamento: la corrente che consideri è quella che usa come "filo" la colonna d'aria del metro quadro di aria.
noi usiamo un filo molto più conduttivo. punto a nostro favore.
ciao. -
follenergia.
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si ma l'alimentazione deriva dalla colonna d'aria.. al massimo se l'aria circostante è carica negativamente rispetto alla piastra in rame( causa il prelievo di elettricità) da essa vi sara una sorta di effetto magnete verso l'aria circostante, ma una volta che l'aria perde la carica, si raggiunge una condizione di equilibrio..." la fonte di alimentazione è solamente quella della colonna d'aria in risalita..
Non so se sono stato chiaro.. comunque sono di bergamo. -
guzzillo.
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no non mi è chiaro il concetto di aria in risalita
ll polo positivo della pila è tenuto positivo da molti fattori ma a livello globale.
cioè la ricarica avviene a livello di tutta l'atmosfera. per quello possiamo considerarla una fonte inesauribile
di qui tolgo cariche ma da qualche nel mondo qulacuno (in ultima analisi il sole) le rimette con ionizzazioni varie dovute a molti fattori
io sono di asti ciao. -
follenergia.
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se ho capito bene.. la terra e carica positivanmente.. l'atmosera nelle parti alte e carica negativamente, questo cra un'effetto magnetico, parte dei gas si ionizzan ( cedono un elettrone) alla terra caricandosi positivamente a loro volta, cosi facendo si instaura un'effetto elettromagnetico di repulsione verso la terra e di attrazione verso la ionosfra, in pratica vengono attratti verso l'alto come da una calamita.
La differenza di potenzale lineare.. (100 Volt metro) probabilmente è data da associarsi all'effetto resistivo " se colleghi una pila ad una resitenza , la tensione al polo - sara 0, al polo + sara x esmpio 10Volt a meta resistenza 5 e via dicendo)
Però se questa differenza di potenziale crea un'attrazione quantificabile nell'ordine di 10 ^-12 A e ovvio che considerando il mio filo conduttore un ponte nella resistenza fra la terra e la ionosfera , avrò una differenza di potenziale come specificato prima.. (= 100 volt metro) ma l'intensità eletrica sara sempre costante..
Azi probabilmente visto che si tratta di cosi basse intensita, e che la terra stessa è un polo di sta batteria non so quale possa essere il potenziale, vsto che l'impianto anche se in montagna resta a livello del suolo... -
interactionforces.
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Potrei adesso dire una castroneria e me ne assumo la responsabilità.
In realtà, il solo momento in cui si genera un considerevole differenziale di potenza fra suolo e ionosfera è durante un temporale, quando le particelle di ghiaccio in alta quota sfregano l'una contro l'altra preparando così la carica necessaria. Solo e solamente a quel punto, la corrente accumulata nelle nubi (e solo lì!) deve trovare uno sfogo, nella fattispecie il suolo. Dopo il fulmine, ritorna ad esistere un equilibrio fra le cariche del suolo e della ionosfera. Di fatto, in condizioni meteorologiche normali, non c'è la quantità di corrente 'libera' di cui parli, Guz, altrimenti un velivolo, appena giunto alla quota giusta, si trasformerebbe in una gabbia di faraday.
Teoricamente, e qui siamo alle pure speculazioni, se si agganciasse un satellite artificiale al suolo tramite un cavo di materiale conduttore, la continua frizione con l'atmosfera e la normale irradiazione potrebbero permettere un accumulo di corrente, ma temo che i costi sovrasterebbero ogni risultato ottenuto in tale senso.. -
follenergia.
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hai forse idea di quanta elettricita statica scarichi un'aereo in fase di atterraggio..
l'effetto descritto è lo stesso che ti ritrovi quandi prendi la scossa.. o metti i vestiti stesi in una giornata ventosa e secca, e questi ti fanno rizzare i peli..
l'elettricità c'e (guarda anche il sito presente..) tuttavia è praticamente impossibile utilizzarla.. -
interactionforces.
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Abito in una zona ventosa, ma questa degli abiti elettrificati non l'ho mai sperimentata. Cmq, per il resto, ammetto di avere detto una corbelleria, no prob. . -
Kilo.
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Forse un filo OT, ma esiste un'applicazione similare basata sullo sfruttamento di un conduttore per generare una differenza di potenziale tra i due capi di un cavo ed è stata frutto di sperimentazione da parte delle missioni Shuttle a cui hanno partecipato Malerba nel 92 e Guidoni e Cheli nel 96.
Il principio di funzionamento si basa sul fatto che un conduttore che si muove perpendicolarmente al campo magnetico terrestre genera una differenza di potenziale ai suoi capi. L'esperimento svolto nella ionosfera (che con le sue particelle ionizzate permetteva di chiudere il circuito con buona efficienza) ha permesso di ottenere potenze di circa 3 kW con 20 km di cavo.
Sono allo studio motori senza propellente basati sullo stesso principio che sfruttando il processo a rovescio, generazione di un campo magnetico da uno elettrico (generato ad esempio da pannelli solari), permette di spostare i satelliti tra orbite diverse senza l'uso di propellenti.. -
0rfeus.
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provate a guardarvi questo link http://xmx.it/energiadaaria.htm spiega come costruire con poco un generatore che sfrutta piu o meno gli stessi principi della tua idea senza raggiungere i 100m qui resta a 2 m dal suolo .