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'ntonio86.
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da un pò di tempo mi frulla in testa questa idea:
costruire la parte finale dei tubi dei teleriscaldamento (quelle delle utenze in pratica) ponendo sulla superfice interna del tubo dellle giunture di una termopila in modo da ottenere energia elettrica .
magari data il basso voltaggio si potrebbe sfruttare tale energia elettrica per ìilluminazione attraverso dei led
penso che le perdite di pressione e temperatura di questa applicazione dovrebbero essere trascurabili
gli unici miei sono:
- dubbio è sulla differenza di potenziale che si riuscirebbe a ottenere dato un delta di temperatura di 80 K (ho provato anche cercare i poteri termoelettrici dei vari materiali alle diverse temperature ma nn ho trovato nulla di utile)
- la convenienza economica del progetto
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Credo che convertire in energia elettrica l'energia termica a livello di utenza finale sia piuttosto dispersivo e trova ragion d'essere solo se comunque non si utilizzerebbe quella fonte (d'estate, per esempio), mentre diversamente è da considerarsi controproducente (l'energia termica d'inverno serve per scaldare gli appartamenti e l'acqua sanitaria, quindi dovresti recuperare solo il calore residuo della conduttura di ritorno).
Credo che il gioco non valga la candela.
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'ntonio86.
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penso che anche in inverno le perdite di temperatura e pressione dovute a questa applicazione non impedirebbero di fare comunque tele riscaldamento....
il dubbio invece nasce sulla convenienza economica. -
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Qualunque salto termico può essere sfruttato per produrre energia, ma è appunto la convenienza che occorre valutare: non dimenticare che il teleriscaldamento è proprio nato per recuperare l'energia residuale delle centrali termoelettriche, se fosse stato più conveniente trarne ancora energia elettrica probabilmente il teleriscaldamento non sarebbe sato preso in considerazione.
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