Microeolico per riscaldamento: idea folle?

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  1. Domenico Di Memmo
     
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    Allora: premetto che sono un appassionato di energie rinnovabili, esperto nel settore delle biomasse. Tuttavia mi diletto con idee che non sono alla mia portata per cui chiedo il vostro aiuto. Possiedo una casa composta da 4 stanze e spendo abbastanza per il riscaldamento nei mesi invernali. Avevo pensato perciò di costruirmi delle piccole pale eoliche collegate in serie che forniscano energia necessaria a produrre 400W di potenza, necessari per una piccola stufetta alogena. Ne dovrei mettere una per stanza. L'idea sembra scema ma facendo funzionare un alternatore e collegandolo direttamente ad una resistenza (senza allacciarlo alla rete elettrica) posso produrre calore dall'energia meccanica senza passare per inverter, batterie ecc... cioè semplicemente collegando l'alternatore alla stufetta e quello che produce va bene. Premetto che sono a conoscenza che la capacità calorica sarà bassa, e che quindi queste stufette dovranno essere sempre accese. In questa maniera anche se riesco ad alzare la temperatura di qualche grado va bene, in maniera da risparmiare. Volevo chiedervi aiuto su come posso far funzionare l'alternatore con le pale eoliche.
     
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  2. autostop
     
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    secondo me dovresti confrontare il costo a kwh del miglior sistema di riscaldamento (mi sembra 0.05 euro) con il costo di ammortamento in tot anni del tuo semplice sistema (che non ha bisogno neanche di accumolo in quanto la casa fa da eventuale accumolo di calore).Quanto costa il minieolico (ammortizzato in diciamo 20 anni?)
    Un altro punto di vista potrebbe essere quello di confrontare il costo dell'isolazione di una casa col costo del tuo apparato.
     
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  3. valmaximus
     
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    Guarda, ha più senso trovare una soluzione per una coibentazione 'totale' della casa, con un materiale che d'inverno conservi calore in modo più efficace, e che d'estate possa essere facilmente rimosso per non trasformare la tua casa in un forno.
     
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  4. autostop
     
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    scusa valmaximus ma hai sparato una .....
    L'isolazione non scalda la casa ma semplicemente riduce .....al massimo a zero (ma solo in teoria) gli scambi tra esterno e interno.
    Per cui d'inverno impedisce che il calore esca e viceversa d'estate, per cui addirittura serve usare di meno il condizionatore d'estate, se la casa è isolata, e non la trasforma in un forno.
     
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  5. valmaximus
     
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    NO, intendevo dire esattamente quello che ho detto: invece di spendere soldi su impianti da ammortizzare per l'inverno, occorre innanzitutto ottenere un migliore ed ottimale isolamento stagionale, in modo che anche con l'impianto preesistente si possa ridurre la spesa invece di cercare soluzioni astruse.
    Per quanto riguarda l'estate, hai ragionissima e mi sono sbagliato, quindi rimane la *beep* attribuitami. In più, volendo spendere qualcosa, tanto vale buttarsi sullo sperimentato fotovoltaico per fare funzionare il condizionatore d'estate senza gravare sulla bolletta. Amen.
     
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  6. autostop
     
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    guarda che non ho detto niente sull'esperimento di Domenico,anzi, solo che dal punto di vista economico non so se vale la pena.
    Se poi invece che far andare una resistenza si fa aundare una pompa di calore come ho letto da un'altra parte, il risparmio forse è maggior, e non c'è bisogno di accumolo perchè la casa già lo farebbe con le mura che si raffreddanno o si scaldano a seconda della situazione.
    Poi come dici tu probabilmente l'isolazione è la soluzione migliore.
     
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  7. Domenico Di Memmo
     
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    Ma allora è possibile fare questa cosa? Si può collegare direttamente un sistema di pale a vento ad un alternatore e poi a delle resistenze per produrre calore, senza attaccarlo alla rete elettrica? Di che materiale devono essere le resistenze? Quanto calore possono produrre? Questo sistema consentirebbe un risparmio? Per piacere vorrei risposte tecniche... opinioni e supposizioni sono ben accette ma che sia scritto che siano tali...
     
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  8. valmaximus
     
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    Detto in modo semplice, Domenico? NO, non è conveniente. O ti colleghi ad un impianto elettrico o ne crei uno nuovo, aggiungendo comunque costi ai costi, con l'aggravio della manutenzione di questo 'impiantino' supplementare. Per come proponi l'idea, il meglio che ti posso suggerire è di usare le stufe a gas con ventola, che riscaldano rapidamente un ambiente di una 30na di metri quadri, e con il calore mantenuto da una coibentazione decente. Le resistenze come le fai funzionare, a pii desideri? Dovrai come minimo attaccarci una batteria.
     
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  9. autostop
     
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    non so niente di elettricità ma valmaximus non ha capito il discorso mi pare.
     
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  10. Domenico Di Memmo
     
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    L'impianto non sarebbe di per se costoso e nemmeno la manutenzione onerosa, dato che si tratta di due tubi e due fili, magari con due o tre buchi nel muro. Inoltre non voglio fare una rete elettrica ma semplicemtente collegare l'alternatore (esterno attaccato alle pale a vento) alle resistenze (interne attaccate ai fili) senza dimensionare nulla, ossia prendendo il calore che mi da così come viene. L'unica cosa da dimensionare sarebbero i watt minimi per far diventare incandescenti le resistenze. L'impianto poi si spegnerebbe semplicemente fermando le pale eoliche all'esterno. Inoltre non vuole essere un riscaldamento ma una integrazione, dato che ad occhio temo che questo sia del tutto insufficiente. Facciamo un esempio. Un alternatore produce 200 W con buon vento, questi sono necessari ad alimentare una sola resistenza di una piccola stufetta alogena da 400W. Allora 4 stanze ognuna con una resistenza da 200 W sicuramente verranno scaldate poco, ma la temperatura comunque si alzerà di qualche grado credo, diminuendo il lavoro della caldaia.
     
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  11. valmaximus
     
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    Hmm, una dinamo a vento che alimenta le resistenze e aggiunge aria calda usando un mimino extra di corrente per fare girare i ventilatori: e ci voleva tanto per dirlo?
    Hm, potrebbe anche funzionare, a patto di vivere in una zona molto ventosa e con esposizioni alla corrente pressoché costanti. Il meccanismo di per sé è effettivamente semplice e fattibile, basta usare materiali come plastica, per le pale, e fissare l'intelaiatura del 'mulino a vento' con metallo inossidabile (lo stesso metallo dovrebbe essere usato per l'intelaiatura stessa o si spezza!). Il guaio principale è che comunque NON ti garantisci un'approvvigionamento continuo. Oppure potresti collegare il 'mulino' a una serie di batterie, armarti di tanta pazienza e caricare! Poi, quando il vento cala, le colleghi alle resistenze e un'altro po' di calore te lo garantisci nei tempi morti. Alla fine, comunque, dovresti costruire un'impianto di discrete dimensioni per un appartamento a cinque stanze da riscaldare in modo uniforme, e dovresti anche cominciare a pensare ai permessi necessari...
    Insomma, ripeto, le soluzioni convenzionali sono più economiche e disponibili.
     
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  12. Domenico Di Memmo
     
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    Scusami se non sono stato chiaro, ma non sono esperto in cose elettriche e elettroniche... insomma sono un agronomo appassionato di biomasse, biodiesel, ma mi piace tutto il settore delle risorse rinnovabili... grazie del consiglio....
     
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    Piu' che valutare il dimensionamento/costo dell'eolico,punterei il dito sulla scelta del sistema riscaldatore.
    La stufe alogene,o quelle a resistenza avvolta, non sono convenienti nè con l'eolico,nè con la rete Enel.Tant'è che nessuno,d'inverno,riscalda la casa con quelle stufe,ma con altri metodi.
    Vedo invece bene l'immagazzinamento di energia in batterie,per poter accendere un climatizzatore:quest'ultimo,rispetto alle stufe,garantisce un rendimento 4 volte superiore,e una quantità di calore in ambiente notevole.Inutile sottolineare che il climatizzatore lo si puo' azionare quando si desidera,ad esempio solo al mattino-pomeriggio,e lasciarlo staccato di notte (quando si riposa) : questo garantisce il riscaldamento ottimale dell' ambiente,perchè è inutile,con le stufe classiche,arroventare la casa nelle ore ventose notturne,se poi al mattino quel calore si è già disperso.

    Un esempio:
    i climatizzatori inverter necessitano di 300 Volt D.C. per funzionare; con 6-7 batterie da 48 Volt in serie connesse all'eolico si puo' immagazzinare un buon quantitativo di Kilowatt.Che verranno quadruplicati appena si aziona la pompa di calore,visto che quest'ultima preleva il calore dall'aria attigua all'abitazione,compresa l'aria che disperdi dalle mura domestiche.
     
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  14. Domenico Di Memmo
     
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    Grazie oggetto volante!!! Mi sembra soddisfacente!!!
     
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    Se poi vuoi complicarti la vita,
    d'estate potrai sfruttare l'energia delle batterie per rinfrescarti l'abitazione, e intiepidire l'acqua sanitaria facendo passare una tubazione a radiatore in prossimità dell'unità esterna del climatizzatore (frontalmente alla ventola,da cui fuoriesce un getto d'aria superiore anche ai 50 gradi).Casa fresca,acqua calda,e indipendenza energetica dall'Enel,per sommi capi.Purchè le pale eoliche non siano un modello 'giocattolo'...
     
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15 replies since 27/3/2008, 01:33   4634 views
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