Legge di Lenz e M.E.G.

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  1. atpr
     
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    Le reazione di lenz avviene velocemente, frequenze dell'ordine dei khz sono troppo piccoli, o ideato un altro apparato ma che purtroppo a bisogno di realizzare un nucleo su misura :(

    Vi presento un apparato da me ideato e mai realizzato basato sul concetto di ritardo di propagazione tra bobine avvolte su di un nucleo di tipo Ferroxcube, Ferramic o Siferrit che supportano le alte frequenze come mostrato da tebella: http://www.engineerplant.it/tab_ferromagnetici.htm
    La difficoltà a realizzare tale apparato rimane quella di reperire un nucleo rettilineo o meno di quei tipi di materiali lungo almeno 1 metro, andiamo a vedere ora perché serve quel materiale e il perché sere che sia cosi lungo.
    Il concetto di base si rifà al ritardo di propagazione dei campi magnetici nel nucleo.
    Quando un singolo impulso abbastanza breve viene mandato ad una bobina questa genera un onda elettromagnetica che viaggia nel nucleo fino a raggiungere l'altra bobina avvolta all'altra estremità, su questa viene indotta cosi una differenza di potenziale, e se questa bobina è collegata a una resistenza scorrerà a sua volta una corrente che genererà un onda elettromagnetica di reazione che tornerà indietro fino alla prima bobina diminuendo l'onda elettromagnetica da lei generata contrastando la corrente che scorreva in essa; a questo punto il carico è bilanciato con l'energia fornita dal generatore.
    Ma se la bobina al generatore venisse scollegata dal generatore e collegata ad un altra resistenza?
    La corrente di reazione non troverebbe alcuna corrente da contrastare! Troverebbe invece un altro carico da alimentare, e cosi via fino a che le perdite del nucleo la farebbero diminuire troppo!
    Questa operazione di switch generatore-carico sulla bobina di partenza deve essere fatta molto velocemente! e anche l'onda di partenza deve essere veloce, cioé a frequenza alta, con periodo breve.
    Invece il Tempo in cui l'onda parte, induce la corrente nella seconda bobina collegata al carico e torna indietro l'onda inducente la corrente di reazione deve essere il più alto possibile!


    Facendo dei calcoli servirebbero impulsi singoli si 200Mhz-250Mhz su sbarre di materiali idonei come i Ferroxcube, Ferramic o Siferrit. Servirebbero anche integrati in grado di fare lo switch cosi velocemente (alla stessa velocità dell'impulso, inferiore al tempo di andata e ritorno dell'impulso), niente relé troppo lenti ma integrati apposta che usano i transistor, ci sono vari tipi.
    Questo approssimando il tempo di propagazione del segnale nel nucleo di 1 metro a quello della luce.
     
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  2. datael2005
     
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    CITAZIONE (albertogas @ 24/3/2006, 11:00)
    Ciao a tutti e complimenti per il forum. :)

    Vorrei capire una cosa relativa all'impulso di Lenz che si cerca di sfruttare nel M.E.G. e cioe':

    - qualcuno di voi e' riuscito realmente a visualizzare sull'oscilloscopio il picco di Lenz quando su di un
    circuito LC viene tolta la tensione di alimentazione? (alimentazione a tensione continua)

    Ho cercato in alcune dispense di elettrotecnica e nel comportamento del circuito LC non viene
    descritto il picco di Lenz ma viene menzionata la legge di Lenz per spiegare la curva di scarica
    del campo elettromagnetico dell'induttanza. Tale curva segue un andamento non lineare ma non supera
    mai la tensione iniziale.
    La legge di Lenz dice:
    la forza elettromotrice indotta tende a far circolare nel circuito una corrente I; tale corrente genera un campo di induzione magnetica B' che va' ad aggiungersi al campo iniziale B (quello le cui variazioni ha prodotto la corrente I); il campo B' e' sempre tale da opporsi alla variazione del flusso di B.

    Mi scuso della lunghezza del post ma la legge doveva essere riportata in quanto presupposto accettato dalla scienza ufficiale ed usata per
    spiegare il picco di Lenz nei vari siti in cui si parla del M.E.G.(vedi per es. www.xmx.it). In base a tale legge non dovrebbe esistere il picco di
    Lenz in quanto appunto si creerebbe energia dal nulla dal fatto che la corrente I dovrebbe generare un campo elettromagnetico dello stesso
    senso del campo B che andrebbe ad aumenarlo di intensita'.

    Ciao a tutti e buon lavoro.


    Ciao Alberto
    IL picco di tensione che citi è facilmente rilevabile o addirittura percepibile ( se vuoi provare la sventola !!!..basta tenere le dita sulla bobina)
    prendi un relè a 12 o 24 Vcc collega una sonda attenuata di un oscilloscopio in parallelo alla bobina ...poi su un piedino del relè colleghi il + 12 di una batteria o alimentatore . Con il polo negativo dell'alim vai a toccare l'altro piedino del relè...sicuramente vedrai degli splendidi extrapicchi.
    Si formano perchè la bobina ,al passaggio della corrente si "carica" con un suo campo magnetico...e nel momento in cui interrompi la corrente, il campo che stà attorno alla bobina si autoinduce provocando sia l'inversione della corrente indotta nella bobina che il famoso picco di extratensione con il positivo dal lato in cui stacchi il collegamento.....spero di essere stato esauriente!
    Cmq....c'è di mezzo anche il principio di conservazione dell'energia.

    Ciao
    Bruno

    alberto

     
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  3. Rispolvero_la_fisica
     
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    esatto ... per i tecnici e ingegneri che progettano o realizzano dispositivi elettronici dove ci sono dei carichi induttivi, il picco di lenz lo chiamano extratensione e cercano di abbatterlo per non danneggiare il circuito stesso, oppure lo utilizzano per ottenere tensioni elevate da basse tensioni (es le fotocamere usa e getta per ottenere il flash hanno bisogno di alte tensioni da una stilo da 1.5 volt). non è nulla di eccezionale .... nei circuiti lcr una forte transizione della tensione (es onda quadra) induce una altrettando forte variazione dell'intensità di corrente nell'induttore e quindi visto che (Ldi/dt)= tensione nell'induttore... se ne deduce che tanto piu' ripido è il fronte di discesa/salita della tensione piu' sarà elevato il quoziente di/dt e quindi la tensione ai capi dell'induttore.....
    Personalmente uso dei semplici trasformatori 220 volt pri/12 volt sec per ottenere 4500 volt nel secondario (dei 220) con un'onda quadra nel primario (dei 12 volt) (invertendo primario con secondario)..... questi famigerati 4500 volt caricati su di un condensatore da 2.2 uF ci mettono piu' o meno tempo a raggiungere detto valore e tutto è legato all'energia accumulata nell'induttore (trasformatore nel mio caso) e al tempo per immagazzinare detta energia..... .... per prelevare dai 12 volt di una batteria l'energia che poi si immagazzina nel condensatore da 2.2 uF caricandolo a 4500 volt nessuno ti regala niente..... ma tutto provviene dalla batteria. Facciamocene una ragione ......... e poi piu' è elevata la frequenza piu' l'onda quadra va a farsi friggere divenendo una sinusoide ..... saluti.
     
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  4. datael2005
     
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    CITAZIONE (Rispolvero_la_fisica @ 30/12/2007, 20:15)
    esatto ... per i tecnici e ingegneri che progettano o realizzano dispositivi elettronici dove ci sono dei carichi induttivi, il picco di lenz lo chiamano extratensione e cercano di abbatterlo per non danneggiare il circuito stesso, oppure lo utilizzano per ottenere tensioni elevate da basse tensioni (es le fotocamere usa e getta per ottenere il flash hanno bisogno di alte tensioni da una stilo da 1.5 volt). non è nulla di eccezionale .... nei circuiti lcr una forte transizione della tensione (es onda quadra) induce una altrettando forte variazione dell'intensità di corrente nell'induttore e quindi visto che (Ldi/dt)= tensione nell'induttore... se ne deduce che tanto piu' ripido è il fronte di discesa/salita della tensione piu' sarà elevato il quoziente di/dt e quindi la tensione ai capi dell'induttore.....
    Personalmente uso dei semplici trasformatori 220 volt pri/12 volt sec per ottenere 4500 volt nel secondario (dei 220) con un'onda quadra nel primario (dei 12 volt) (invertendo primario con secondario)..... questi famigerati 4500 volt caricati su di un condensatore da 2.2 uF ci mettono piu' o meno tempo a raggiungere detto valore e tutto è legato all'energia accumulata nell'induttore (trasformatore nel mio caso) e al tempo per immagazzinare detta energia..... .... per prelevare dai 12 volt di una batteria l'energia che poi si immagazzina nel condensatore da 2.2 uF caricandolo a 4500 volt nessuno ti regala niente..... ma tutto provviene dalla batteria. Facciamocene una ragione ......... e poi piu' è elevata la frequenza piu' l'onda quadra va a farsi friggere divenendo una sinusoide ..... saluti.

    Ciao
    anch'io facevo esperimenti con i trafo 220/12 o simili poi pero ne ho anche buttati perchè la scarica non avveniva più esternamente ma tra le spire causata appunto dalla distruzione dell'isolante e della vernice...

    Cmq volevo ancora dire questo sull'effetto della risonanza che disse a suo tempo il grande Tesla.
    Ipotiziamo di fare una lunghissima fila di mattonelle del domino tutte alte uguali....quando farò cadere la prima sulla seconda trasmetterò diciamo 10 di energia alla seconda la quale trasmetterà 10 alla terza e così via fino all'ultima che continuerà ad avere 10....in pratica è l'equivalente di un circuito non risonante. Ora modifichiamo le mattonelle incrementandone l'altezza ad ognuna di esse. In questo caso quando l'ultima mattonella cadrà avrà un'energia moltiplicata per n volte....simile ad un circuito risonante.

    Ciao
    Bruno




     
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  5. Rispolvero_la_fisica
     
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    si ma prima bisogna pure raddrizzarla la mattonella piu' grande!!! ..... deve esserci un apporto di energia da qualche parte che faccia risonare sto sistema e sia superiore alle resistenze passive per ottenere o.u.... dall'aria secondo me si ricava gran poco .... 1/2 watt stendendo un centinaio di metri di filo isolato da terra (metodo descritto da xmx copiato dalla rivista n.....e.......) .... ho letto poi del testatika che ipotizzava una parte del dispositivo che generava elettroni a cascata ionizzando l'aria con oscillazioni elettriche con l'ausilio di un magnete a forma di ferro di cavallo (mai replicato da nessuno) ............ è dura ragazzi.
     
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  6. stranger
     
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    CITAZIONE (albertogas @ 27/3/2006, 15:33)
    Ciao, non me la prendo per queste cose.
    Cmq ho seguito il tuo consiglio e in questi giorni ho recuperato dei libri di elettrotecnica, di elettronica generale, di elettronica industriale ed il manuale del perito elettronico da un mio amico che ha fatto le scuole alte. Ti giuro, morissi qua di un colpo, che in tutti questi libri c'e' citata la legge di Lenz come piu' o meno l'ho scritta sul post precedente, ma il grafico con il picco di tensione che supera la Valimentazione non l'ho mai trovato. Nel libro di elettronica industriale l'argomento viene trattato come risposta al gradino dei sistemi di primo ordine, in quello di elettronica generale viene trattato come studio dei transitori dei circuiti RL. Ho cercato anche in rete ed ho trovato due lezioni in due file .pdf recenti di un professore che attualmente insegna ma anche la' non ho trovato il picco di Lenz.
    Esempio Lezione21.pdf del Prof. B. Bertucci di fisica II 2004-2005 e altro esempio elean.pdf dispensa per il Corso di Laboratorio di Elettronica del prof. Giuliano F. Boella.
    Per capirci non ho mai trovato il grafico della tensione ai capi della bobina che supera la tensione di alimentazione del circuito.

    image

    Ho sempre trovato il grafico che mette in relazione la tensione ed il tempo con la tensione che parte dal valore della tensione di alientazione e che tende a zero nel tempo con una costante di tempo determinata dall'impedenza globale. Tipo quello della scarica di un condensatore per intenderci.

    Lezione19.pdf

    Quello che mi domando e' questo:
    come ha fatto Bearden a trovare questo picco in questo circuito RL analizzato e verificato in laboratorio da professori e studenti sia in comportamento statico,dinamico ed impulsivo in tutti questi anni? O tutti gli altri hanno avuto una svista o Bearden se l'e' inventato. :)

    Dunque!
    Vediamo di analizzare un po' questo MEG....
    Il progetto del MEG propone di sfruttare l'interruzione di corrente perchè l'interruzione provoca un aumento della tensione e siccome la potenza è uguale tensione x corrente, ne consegue che abbiamo un aumento di potenza superiore a quello che stavamo mettendo prima dell'interruzione, il sogno sonnambulo consisterebbe nel prendere questa energia che apparentemente viene dal Nulla.

    Potenza= tensione x corrente
    questo però vale in corrente continua, perchè in corrente alternata le cose cambiano leggermente.

    in corrente variabile....
    Potenza= tensione x corrente x (fattore di potenza)

    Il fattore di potenza deriva dal fatto che un alimentatore alimenta un circuito ma il circuito stesso si comporta parzialmente come fosse un generatore (questo cosa se siamo in presenza di correnti variabili).


    e adesso qualcuno dirà....
    "Ma il circuito è in corrente continua! Che c'entra la corrente alternata!... Cretino!..."

    Spiace fare il guastafeste ma nel momento in cui si interrompe il circuito la continuità se ne va a ramengo, quindi abbiamo a che fare con corrente variabile.
    Certamente la forma d'onda non è sinusoidale ma rimane il fatto che la corrente è variabile.

    Quando la corrente è variabile eventuale induttanza o capacità si comportano come generatori carichi e come tali scaricano la loro energia nel momento in cui viene interrotto il circuito.
    Effettivamente abbiamo un surplus di potenza quando il circuito viene aperto, ma questo surplus è già stato pagato anticipatamente con gli interessi quando il circuito fu chiuso la prima volta.
    Per interessi si intende le inevitabili perdite dovuto all'effetto joule, radiante, eccetera.

    Conclusione !
    Visto che si intende lavorare sul tratto tempistico dell'interruzione, consiglio ai partecipanti del MEG di trattare i circuiti elettrici come fossero in corrente alternata e non continua, e di applicare le equazioni di elettrotecnica che riguardano le correnti variabili e non trattare il circuito come fosse corrente continua.

    Distinti saluti e buona continuazione di argomentazioni.

    Edited by stranger - 2/1/2008, 15:18
     
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    Immane Rompiball

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  8. Rispolvero_la_fisica
     
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    allora per chi vuole calcolare: circuito RCL in serie condizioni per t=0 circuito condensatore carico a v0 e induttanza con energia iniziale pari a lI2/2 (l'energia magnetica acquisita) ....
    scrivete la legge della tensione ai capi dell'induttanza... se non c'è il picco la fisica semplifica ...... tutti gli esempi dei testi partono dal solo condensatore carico e la risposta è una sinusoide smorzata esponenzialmente (quano le cose vanno bene ).... ma in questo caso? sono come voi curioso, ma occorre calcolare e non blaterare ....
    per chi ha voglia e tempo risolva questo quesito lo pubblichi e poi ne discutiamo...... che ne dite?
     
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  9. stranger
     
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    Chiusura improvvisa del circuito
    Energia spesa per caricare un condensatore = -1/2 x Capacità x V2

    Da notare che ho messo il segno meno davanti perchè si tratta di spendere energia (chiusura improvvisa del circuito)

    Energia spesa per caricare una induttanza =-1/2 x Induttanza x I2

    Da notare che ho messo il segno meno davanti perchè si tratta di spendere energia (chiusura improvvisa del circuito)

    -------------------------------------------------------------------------------------


    Apertura improvvisa del circuito
    Energia guadagnata per scaricare un condensatore = +1/2 x Capacità x V2

    Da notare che ho messo il segno (+) davanti perchè si tratta di guadagnare energia (apertura improvvisa del circuito)

    Energia guadagnata per scaricare una induttanza =+1/2 x Induttanza x I2

    Da notare che ho messo il segno (+) davanti perchè si tratta di guadagnare energia (apertura improvvisa del circuito)








    Aprendo e chiudendo tante volte il circuito, succede che i guadagni sono compensati dalle perdite, e non funziona un tubo di niente.
     
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  10. Rispolvero_la_fisica
     
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    si parlava di picco di tensioni nell'induttore.... credo, sono del tuo parere che non si crea nulla dal nulla pero' disquisendo sul picco .... chi risolve questa equazione differenziale dimostra il picco di Lenz che supera la tensione di alimentazione o la semplificazione dei circuiti lcrimage

    Nell'istante t=0 si svincola da terra il circuito LCR, si ha il condensatore inizialmente carico Q0 e l'induttore carico dell'energia magnetica 1/2*LI2 ..... Trovare l'andamento della tensione ai capi dell'induttore..... dai che ce la facciamo. Risolto questo voltiamo pagina su molte prolisse disquisizioni su quello che ci hanno insegnato e quello che diciamo nei forum senza alla fine fare nessuno sforzo mentale per dimostrare che è o non è la stessa cosa. Buone anche soluzioni numeriche purchè documentate.
    saluti e buona notte
     
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  11. datael2005
     
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    CITAZIONE (Rispolvero_la_fisica @ 2/1/2008, 13:59)
    si ma prima bisogna pure raddrizzarla la mattonella piu' grande!!! ..... deve esserci un apporto di energia da qualche parte che faccia risonare sto sistema e sia superiore alle resistenze passive per ottenere o.u.... dall'aria secondo me si ricava gran poco .... 1/2 watt stendendo un centinaio di metri di filo isolato da terra (metodo descritto da xmx copiato dalla rivista n.....e.......) .... ho letto poi del testatika che ipotizzava una parte del dispositivo che generava elettroni a cascata ionizzando l'aria con oscillazioni elettriche con l'ausilio di un magnete a forma di ferro di cavallo (mai replicato da nessuno) ............ è dura ragazzi.

    Tu dici che nell'aria non c'è energia.........a me non pare!
    http://www.stazioneceleste.it/articoli/Mis...nza_Shumman.pdf

    In questa comunità hanno 5 generatori da 3-4kw di quel tipo....prenditi un fine settimana e vai a trovarli
    http://www.methernitha.com/English/english.htm

    Ciao
    Bruno
     
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  12. stranger
     
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    Di solito le dinamo delle biciclette le fanne con un rotore che è un magnete permanente rotante e poi c'è lo statore fatto di avvolgimenti.

    Volendo si potrebbe fare il contrario: cioè lo statore fatto di magnetite e il rotore fatto di avvolgimenti.

    In questo ultimo caso i costruttori devono essere proprio scemi a spendere denaro su denaro per fare lo statore di magnetite, tanto c'è il campo magnetico terreste.
    Perchè spendere soldi a mattere lo statore ?
    Lo statore è il pianeta Terra.

    Non credo che il momento torcente di una bussola possa rompere il guscio di una noce, complessivamente la forza magnetica della Terra è grande ma la sua intensità fa ridere i polli.
    Stesso discorso per l'elettricità dell'aria che non è utilizzabile perchè di intensità inrilevante.

    Al posto di fare bussole... consiglio di fare il confinamento magnetico dell'ITER; chissà che non esca qualcosa di interessante...
     
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  13. Rispolvero_la_fisica
     
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    Ci sei mai andato tu Bruno? se si cosa hai visto di interessante.
    saluti
     
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  14. datael2005
     
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    CITAZIONE (Rispolvero_la_fisica @ 5/1/2008, 11:48)
    Ci sei mai andato tu Bruno? se si cosa hai visto di interessante.
    saluti

    Stiamo valutando con un mio amico, che conosce bene inglese e tedesco, di fare un salto a breve...non penso che si facciano molti problemi....anche perché sul sito da quello che ho tradotto
    ricevono visite da tutte le parti del mondo.

    Ciao
    Bruno

     
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  15. f_dyne
     
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    E questo l'avete visto?

    http://utenti.lycos.it/fischerconsulting/testatpu.html

    Sono disponibile per domande scientifiche al riguardo.
    Lo ho scoperto io ma e' un po' complicato da capire credo.

    F_dyne
     
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49 replies since 24/3/2006, 11:00   10767 views
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