Sicilia l'Energia che non c'e'

alla ricerca di un posto al sole

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    Sono convinto che difficilmente le energie rinnovabili potranno diventare competitive prima dell'anno 2050.
    Ma questo potrebbe essere vero solo se ci si riferisce all'energia eolica e fotovoltaica, i cui costi sono ancora troppo alti, e per quanto riguarda l'eolico, difficilmente comprimibili.
    Inoltre quelle del sole e del vento sono forme di energia altamente incostanti, fattore che riduce ulteriormente la loro praticità e convenienza.
    Infatti, finché la produzione dell'energia eolica e fotovoltaica è molto piccola, che ci sia o non ci sia non fa nessuna differenza.
    La Sicilia ha molto da proporre e nello stesso tempo chiede molto per crescere.
    Come potrebbe essere la Sicilia di domani nel panorama energetico italiano?
    E' corretto inserire anche il ponte sullo stretto come volano per far rinascere l'economia dell'isola?

    Io credo di si, voi?

    MetS
     
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  2. fabio ugo
     
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    sarebbe un bel volano, ma che lo paghino i privati.

    potremmo anche convertire tutto il parco macchine italiano a idrogeno, costruire 5 centrali nucleari in sicilia e con quelle produrre l'idrogeno per tutta l'italia,alla faccia delle rinnovabili.
    oppure potremmo circondare le coste della sicilia molto ventose con turbine eoliche da 4 mw ciascuna e 120 mt di circonferenza pale (le fanno davvero ) e produrre l'idrogeno per le auto.
    il problema è che non ci sono le strade per arrivarci, l'unica cosa che funziona sono i traghetti da messina a reggio.

    ho letto una pubblicità di un modulo fotovoltaico da 120 w a 850 euro ma non è che si sono sbagliati? sono 120w o 1200 w?
    se sono 120w penso che le alternative a fotovoltaico le avremo nel 2100.

    ciao
     
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  3. daphni78
     
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    Ho visitato la Sicilia, la più bella regione d'Italia dal mio punto di vista, sia per i posti ma soprattutto per la gente, premesso questo penso che sarebbe meglio creare delle VERE infrastrutture in Calabria e in Sicilia prima di costruire il ponte, che senso ha avere un ponte che ha due linee ferroviarie se poi sia in Calabria che in Sicilia ci sono tanti Km con linea unica.
    Quindi prima facciamo le autostrade e la ferrovia magari ad alta velocità sia in Sicilia che nel resto del sud Italia e poi costruiamo il ponte.
     
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  4. fabio ugo
     
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    CITAZIONE (daphni78 @ 11/6/2006, 21:11)
    Ho visitato la Sicilia, la più bella regione d'Italia dal mio punto di vista, sia per i posti ma soprattutto per la gente, premesso questo penso che sarebbe meglio creare delle VERE infrastrutture in Calabria e in Sicilia prima di costruire il ponte, che senso ha avere un ponte che ha due linee ferroviarie se poi sia in Calabria che in Sicilia ci sono tanti Km con linea unica.
    Quindi prima facciamo le autostrade e la ferrovia magari ad alta velocità sia in Sicilia che nel resto del sud Italia e poi costruiamo il ponte.

    concordo al 100% su questo.

    la mia risposta voleva essere soltanto una provocazione.
    ciao
     
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    Se fai le autostrade i turisti non vedranno piu' le bellezze dell'isola, se fai il ponte i turisti non si svenano prima con i traghetti, se fai le linee ferroviarie a doppio binario allora aumenti il rischio che i siciliani prendano il treno ed arrivino lontano il piu' velocemente possibile.
    Per avere investimenti ci vuole il ponte che porta energia e turisti e soldi...
    altrimenti non cambia niente.
    In tanti anni in Sicilia nulla e' cambiato, col ponte forse cambia qualcosa, non provarci sarebbe come rinunciare ad una chance, l'ultima spiaggia.

    MetS

    Le autostrade servono solo a passare veloci perdendosi l'essenza della vita, e' quello che volete in Sicilia?
     
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  6. daphni78
     
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    Caro mets da noi (mezzogiorno d'Italia) i soldini arrivano...o meglio ci vengono assegnati ma mistero vuole che non arrivano mai e quando arrivano vengono spesi in un modo così stupido che è un offesa per tutti i lavoratori;poi anche se il sud italia è un bel posto, in tutta onestà, non credo che viviamo di solo turismo quindi facciamo prima le autostrade, la ferrovia veloce,gli aereoporti e poi ben venga anche il ponte.
    Se tu avessi fatto una sola volta Taranto-Krotone in treno,oppure Catania-Palermo o Trapani-Palermo mi capiresti bene, non so dove vivi ma in alcune zone del sud italia pare davvero il secondo mondo.
     
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    CITAZIONE (daphni78 @ 11/6/2006, 21:39)
    Caro mets da noi (mezzogiorno d'Italia) i soldini arrivano...o meglio ci vengono assegnati ma mistero vuole che non arrivano mai e quando arrivano vengono spesi in un modo così stupido che è un offesa per tutti i lavoratori;poi anche se il sud italia è un bel posto, in tutta onestà, non credo che viviamo di solo turismo quindi facciamo prima le autostrade, la ferrovia veloce,gli aereoporti e poi ben venga anche il ponte.
    Se tu avessi fatto una sola volta Taranto-Krotone in treno,oppure Catania-Palermo o Trapani-Palermo mi capiresti bene, non so dove vivi ma in alcune zone del sud italia pare davvero il secondo mondo.

    Caro Daphni

    Ho cugine che si sono sposate nel sud d'Italia, amici a Catania, Milazzo e Messina, amici siciliani a frotte e sono innamorato cotto delle Egadi.
    Nel 2004 ho percorso in auto le strade attorno allo stivale, un mese, con puntata in Sicilia dove spero di ritornare presto.
    Anni fa percorsi, in treno, la tratta Bari-Gallipoli.
    Credo di capire a cosa alludi, non era lontano da quello che tu hai detto.
    Vedi io non sono fatalista, uno e' quello che vuole essere, io ne sono la prova.
    Sono cresciuto come volevo (dal punto di vista professionale) e devo tutto alla mia ambizione.

    A proposito io vivo a Parigi, Francia.

    MetS
     
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  8. BrightingEyes
     
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    Si ma sto ponte non è che sia il perno su cui deve ruotare tutto il Sud.

    Dire che è inutile è ovviamente assurdo. Eliminerebbe un costosissimo collo di bottiglia, sia per via ferroviaria sia per via stradale. Il vero problema è l'opposizione ambientalista a cui non interessa affatto alcun tipo di sviluppo, anzi visti i nuovi "consulenti" del ministero ambiente credo verrà presto stampato un manualetto con le istruzioni in siciliano su come farsi lo yogurt. Contenti loro...
    Qundi temo che anche il ricorso ai privati sia del tutto illusorio. Senza una forte volontà politica da Roma il ponte non lo faranno mai.

    Ci sono però altre vie per rivitalizzare Sicilia e Sud in generale.
    Resto convinto che una seria politica di incentivazione alla produzione (non solo autoconsumo quindi) di energia da FV e eolico sia molto meno costosa e più fattibile dei sogni neo-assistenzialisti.
    Visto che si parla di energia che non c'è in Sicilia una proposta: si potrebbe pensare a tariffe agevolate al consumo industriale per le aziende siciliane e all'incentivazione parallela di energia da fonte rinnovabile direttamente in Sicilia.
    Resterebbe il contributo di solidarietà da parte della parte ricca della nazione, ma si eviterebbero tante speculazioni. L'azienda ha l'incentivo del costo basso in automatico, chi produce energia userà un conto energia fino a che il costo degli impianti scenderà a prezzi competitivi, poi l'unico incentivo necessario resta la tariffa che l'Enel paga per l'energia da fonte rinnovabile (il famoso limite del 1€/watt instalato).
     
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    Ecco la parola magica: tariffe agevolate... e il giro ricomincia.
    Quando ci si dimentichera' delle incentivazioni allora forse il paese ripartira'.
    Un paese senza incentivazioni e' un paese sano e vitale, chissa quando lo si capira'....
    MetS
     
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  10. senza futuro
     
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    e' da un pezzo che ce l'ho nel cassetto ma ora "la tiro fuori"

    ecco un valido motivo per mettere le "mostruose torri eoliche" come dice f.b.
    altro che i comitati anti-torri

    DATE I SOLDI ALLA GENTE !!!!!!!! e vedrete come cantano !!!!

    (per l'amico BE siccome io non "frequento solo siti trash o leggo "giornalacci " , ma leggo anche questo !!! quel giornaletto giallo :P )


    DA ITALIA OGGI del 29-04-2005 se vuoi ti spedisco la pagina originale)
    comunque la trovi anche su internet..

    --------------------------------------------

    Niente più Ici, Irpef, imposta sui rifiuti, e non solo, per i residenti
    di Alberona grazie agli introiti del parco eolico, il secondo,
    che sorgerà sulle colline del piccolo centro del foggiano.
    Il primo parco è quello gestito dalla Ivpc di Avellino, dotato
    di 60 torri del vento. Già sottoscritte le convenzioni tra l’amministrazione comunale e le tre società che nei prossimi mesi
    procederanno all’installazione di altre 60 pale eoliche.
    «L’impatto ambientale del nuovo parco è davvero minimo»,
    ha dichiarato Arturo Petti, sindaco di Alberona, «mentre saranno
    enormi i vantaggi che l’intera comunità alberonese trarrà
    dall’installazione di nuove pale eoliche». Il parco della Ivpc,
    infatti, immette annualmente nelle casse comunali circa 150
    mila euro. Le 60 nuove torri del vento che saranno installate
    nei prossimi mesi, invece, renderanno molto di più. «Ogni anno,
    il nostro bilancio comunale godrà di circa 1,25 mln euro
    in royalty», ha spiegato il primo cittadino, «si tratta di una cifra
    di assoluto rilievo, poiché pari alla cifra che riceviamo attualmente
    con i trasferimenti statali. E ciascuna delle tre società
    dovrà poi versare annualmente un contributo aggiuntivo
    di 10 mila euro per finanziare progetti ecologici e sociali.
    È previsto, inoltre, il versamento di quasi 1,25 mln euro come
    una tantum».
    Con questi introiti ai cittadini di Alberona sarà rimborsata
    per intero la spesa inerente il canone fisso Enel. Abolite, inoltre,
    le tasse comunali riguardanti l’imposta comunale sugli
    immobili e l’addizionale Irpef.
    Studenti e lavoratori pendolari viaggeranno gratis verso le
    mete di studio e di lavoro. Ogni famiglia, con figlio che frequenta
    gli istituti scolastici cittadini, riceverà un contributo
    di 1.000 euro. «Aboliremo anche la tassa sui rifiuti», aggiunge
    il sindaco, «e per ogni bambino nato da genitori residenti
    ad Alberona, il comune verserà alle rispettive famiglie un contributo
    di 1.000 euro». (riproduzione riservata)

    -------------------------------------------------------

    Vi basta ????
    e non e' una bufala !!!!


    Ehi amici siciliani FATEVI SENTIRE !!!!

    Mettete parchi eolici e fatevi PAGARE (il disturbo o la bruttezza) !!!!

    invece di scavalcare le alpi con i fili per raccattare e.e. dal nuke F (costa poco) NON potrebbero raccattarla dal SUD (non mi dite che non vogliono elettrodotti !!!) e chi se ne frega se si perde il 20 o 30 % tanto
    non costa nulla (come combustibile chiaramente !!!)
    in SICILIA a 60 mt di h di vento ce n' e' a secchiate .....

    forza italia (del SUD)... :D :D
     
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    Senza Futuro ma poi le torri eoliche le hanno messe? Tu le hai viste?
    Non vorrei che fossero le solite dichiarazioni elettorali e poi il nulla, non sarebbe la prima volta.
    hai delle foto di questa messe di eolico?

    MetS

    Ho trovato questo sull'argomento, ma di entrambi ancora nessuna fotografia, opera nobile senza dubbio ma mi piacerebbe vedere:

    Capitanata - Il parco eolico di Alberona ALBERONA (Foggia) – Sulle colline di Alberona, presto sorgerà il secondo parco eolico del paese. Il primo, infatti, è

    quello gestito dalla I.V.P.C. di Avellino, dotato di 60 torri del vento. Sono già state sottoscritte le convenzioni tra l’Amministrazione Comunale e le tre società – Fortore Energia, Energy e W.W.E.H – che nei prossimi mesi procederanno all’installazione di altre 60 pale eoliche. «L’impatto ambientale del nuovo parco è davvero minimo – dichiara Arturo Petti, sindaco di Alberona -, mentre saranno enormi i vantaggi che l’intera comunità alberonese trarrà dall’installazione di nuove pale eoliche». Il parco della I.v.p.c, infatti, immette annualmente nelle casse comunali circa 150.000 euro. Le 60 torri del vento che saranno installate nei prossimi mesi, invece, renderanno molto di più. «Ogni anno, il nostro bilancio comunale godrà di circa 1.250.000 euro in royalty – spiega il primo cittadino -. Si tratta di una cifra di assoluto rilievo, poiché pari alla cifra che riceviamo attualmente con i trasferimenti statali. In pratica, si tratta di un altro bilancio a disposizione. E non è tutto. Ciascuna delle tre società, ognuna gestrice di 20 pale eoliche, dovrà versare annualmente un contributo aggiuntivo di 10.000 euro per finanziare progetti ecologici e sociali. È previsto, inoltre, il versamento di quasi 1.250.000 euro come una tantum». Con gli introiti derivanti dal secondo parco eolico, ai cittadini di Alberona sarà rimborsata per intero la spesa inerente il canone fisso dell’Enel. Saranno abolite, inoltre, le tasse comunali riguardanti l’Imposta comunale sugli immobili (Ici) e l’addizionale Irpef. Studenti e lavoratori pendolari viaggeranno gratis verso le mete di studio e di lavoro. Ogni famiglia, con figlio che frequenta gli istituti scolastici cittadini, riceverà un contributo di 1.000 euro. Grazie ai fondi del secondo parco eolico, il Comune di Alberona sarà in grado di realizzare nuove infrastrutture a servizio della zona artigianale industriale; potrà istituire la mensa per gli anziani e costruire un centro diurno utilizzabile dai giovani e dagli over 65enni. Impegni che il sindaco Arturo Petti ha messo per iscritto: «È così – conclude il primo cittadino -. Aboliremo anche la tassa sui rifiuti, avvieremo una manutenzione straordinaria delle strade rurali e costruiremo un canile municipale». Sul parco del vento si conta anche per arrestare il fenomeno della “desertificazione demografica”. Per ogni bambino nato da genitori residenti ad Alberona, il Comune verserà alle rispettive famiglie un contributo di 1.000 euro. Al servizio del secondo parco eolico, infine, sarà selezionata manodopera esclusivamente tra i cittadini residenti o domiciliati nel Comune di Alberona.

    A proposito, sul sito c'e' scritto anche: Col nuovo parco eolico Alberona abolirà Ici, addizionale Irpef e canone fisso En.

    Ma queste tasse non dovevano abolirle col primo parco eolico?

    MetS
     
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  12. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (senza futuro @ 11/6/2006, 23:51)
    (per l'amico BE siccome io non "frequento solo siti trash o leggo "giornalacci " , ma leggo anche questo !!! quel giornaletto giallo :P )


    DA ITALIA OGGI del 29-04-2005 se vuoi ti spedisco la pagina originale)
    comunque la trovi anche su internet..

    Non c'è bisogno, ci credo eccome. Però li sopra non troverai fantasiose notizie sull'olocausto o sui complotti dell 11/09 (per fortuna). Continua a leggere Italia Oggi, dai retta.

    Per il resto concordo in pieno, ma non solo per l'eolico. La stessa cosa i comuni potranno farla con il Fv. Una volta che gli incentivi (che non convincono Mets, ma servono eccome) avranno ridotto il costo fino a rendere conveniente l'investimento. Basta solo dar tempo al tempo, poi i conti se li faranno tutti.
     
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  13. marco piana
     
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    CITAZIONE (MetS-Energie @ 11/6/2006, 23:28)
    Ecco la parola magica: tariffe agevolate... e il giro ricomincia.
    Quando ci si dimentichera' delle incentivazioni allora forse il paese ripartira'.
    Un paese senza incentivazioni e' un paese sano e vitale, chissa quando lo si capira'....
    MetS

    In questa fase le tariffe agevolate possono servire a stimolare l'interesse all'argomento, una specie di investimento nella comunicazione: aiutano a stimolare l'idea che tutti possiamo produrre energia.

    Però, fino a quando resteranno gli incentivi, l'energia rinnovabile non potrà assolutamente essere una risposta concreta. Basti pensare che perchè il sistema possa stare in piedi ogni kwh pagato bene al produttore va venduto altrettanto "bene" all'utilizzatore, cadendo in un'enorme contraddizione rispetto alla sostenibilità economica delle fornti rinnovabili.
     
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  14. BrightingEyes
     
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    CITAZIONE (marco piana @ 12/6/2006, 08:54)
    In questa fase le tariffe agevolate possono servire a stimolare l'interesse all'argomento, una specie di investimento nella comunicazione: aiutano a stimolare l'idea che tutti possiamo produrre energia.

    Però, fino a quando resteranno gli incentivi, l'energia rinnovabile non potrà assolutamente essere una risposta concreta. Basti pensare che perchè il sistema possa stare in piedi ogni kwh pagato bene al produttore va venduto altrettanto "bene" all'utilizzatore, cadendo in un'enorme contraddizione rispetto alla sostenibilità economica delle fornti rinnovabili.

    Contraddizione apparente. E' una questione di scelte politiche. Il Kwh in Italia, grazie alle scelte antinuke, è stato ed è tuttora venduto alle aziende a un costo molto più elevato che ad es. in Francia. Non c'è contraddizione lì?
    La responsabilità della scelta energetica è dei cittadini, su di essi deve ricadere il costo di questa scelta. Incentivare le FER costa (non comunque sta gran cifra per ora) e il costo DEVE ricadere sulle bollette di chi consuma l'energia. Al massimo l'occhio di riguardo andrebbe mantenuto verso le aziende, che con l'energia competono. Ma ci credo poco.

    Gli incentivi al FV devono servire a far scendere i costi e basta, altri stimoli non ne servono. Che comunque il costo del Kwh "pulito" sia giusto che sia maggiore del kwh tradizionale non lo dico io, ma decine di associazioni ambientaliste. Ed in effetti se al costo puramente economico si aggiungono i costi indotti (inquinamento, rischi, dipendenza, emissione di CO2, ecc) la differenza di prezzo al consumatore ci sta tutta.
    Ora come ora il Kwh da FER viene pagato al produttore 0,095€/Kw, costo che tiene conto del risparmio che le FER permettono con il trattato di Kyoto. A queste tariffe (quindi senza incentivi) un impianto FV che costasse 30000€ per 30Kw installati e producesse 40000 Kwh/anno (al sud è norma) è un investimento produttivo a tutti gli effetti. Produce energia, la ricchezza base della società moderna, si ammortizza in pochi anni e dà reddito. Non serve alcuna sensibilizzazione. L'ostacolo è solo il permettere ai costi di raggiungere la soglia del 1€/w. Sarà difficile, forse impossibile ma l'unico modo è il conto energia e l'incentivo pagato dai consumatori. Altrimenti l'interesse sull'argomento non servirà a un tubo.

    Discutere se sia competitivo o meno col nuke NON ha alcun significato. Se e quando dovesse coprire tutto il fabbisogno si farà a meno del nuke. Se (come è molto più probabile, almeno per decenni) coprirà solo una parte bene venga il nuke, magari a fusione (almeno per me). Ma il FV ha tutte le potenzialità per diventare una importante fonte di energia e attività senza che sia necessaria alcuna "scelta" fra sole e nuke.

    Edited by BrightingEyes - 12/6/2006, 10:35
     
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  15. francobattaglia
     
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    CITAZIONE (MetS-Energie @ 11/6/2006, 20:46)
    Sono convinto che difficilmente le energie rinnovabili potranno diventare competitive prima dell'anno 2050.

    cosa dovrebbe succedere al sole per quella data?

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102 replies since 11/6/2006, 19:46   2937 views
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