| riporto a beneficio di tutti i punti salienti della delibera N. 28/56 DEL 26.7.2007 dove a mio avviso si stabiliscono, in maniera molto restrittiva, limiti e vincoli allo sviluppo del fotovoltaico nell'isola
"tutti gli impianti di conversione di energia, inclusi gli impianti di captazione di energia eolica, fotovoltaica e solare aventi estensione considerevole per la produzione di potenza elettrica a scala industriale, devono essere localizzati in siti compromessi preferibilmente in aree industriali esistenti e comunque in coerenza con il Piano Paesaggistico Regionale"
ancora..
"Fermo restando che risultano realizzabili in qualsiasi area gli impianti fotovoltaici parzialmente integrati o con integrazione architettonica così come definiti dall’art. 2, comma 1, lettere b2) e b3) del Decreto 19 febbraio 2007, alla luce delle indicazioni contenute nel PEARS sono da considerare ammissibili ad accogliere impianti fotovoltaici le seguenti aree:
a. aree di pertinenza di potabilizzatori, depuratori, impianti di trattamento, recupero e smaltimento rifiuti, impianti di sollevamento delle acque o di attività di servizio in genere; b. aree di pertinenza di stabilimenti produttivi nonché di imprese agricole, per i quali gli impianti integrano o sostituiscono l’approvvigionamento energetico in regime di autoproduzione, così come definito all’art.2 comma 2 del Decreto Legislativo 16 Marzo 1999 n. 79; c. aree industriali o artigianali così come individuate dagli strumenti pianificatori vigenti quali: Piani per l’Insediamento Produttivo (PIP), Zone Industriali di Interesse Regionale (ZIIR), Aree di Sviluppo Industriale (ASI); d. aree compromesse dal punto di vista ambientale, costituite esclusivamente da: d.1) perimetrazioni di discariche controllate di rifiuti in norma con i dettami del D. Lgs n. 36/03 (perimetrazione risultante dall’autorizzazione ex D. Lgs n. 36/03, art.10, comma 2, lettera a); d.2) perimetrazioni di aree di cava dimesse, di sola proprietà pubblica."
e infine..
"In relazione all’esigenza di dettare regole precise per una buona progettazione e per limitare l’impatto ambientale l’Assessore fa presente che verranno a breve previste delle linee guida per la realizzazione degli impianti fotovoltaici l’individuazione degli impatti potenziali e per il loro corretto inserimento nel territorio."
Il Piano paesaggistico Regionale (PPR) circa il fotovoltaico:
"L’installazione di sistemi fotovoltaici e pannelli solari per uso domestico non è soggetto all’autorizzazione della Tutela del Paesaggio. I Comuni provvedono ad indicare la più adeguata installazione degli stessi. Tali interventi infatti sono assimilabili ad attività di manutenzione straordinaria ed hanno carattere di amovibilità. Tale previsione non si applica alle installazioni di detti impianti all’interno dei centri storici o dei nuclei di prima formazione."
Nel Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna( PEARS) sul fotovoltaico troviamo:
"In coerenza con questa impostazione tutti gli impianti di conversione di energia, inclusi gli impianti di captazione di energia eolica, fotovoltaica e solare aventi estensione considerevole per la produzione di potenza elettrica a scala industriale, devono essere localizzati in siti compromessi.."
Le linee guida regionali non fanno una chiara distinzione tra impianti a terra da oltre 400 KW e impianti a terra di dimensioni inferiori, sembra prospettarsi un clamoroso stop alla crescita del fotovoltaico in una delle regione che presenta condizioni ideali per questa tecnologia, con grave danno per tutti coloro che avevano messo in campo, tempo, capitali e cuore per l’ installazione di un impianto al suolo cosi come legiferato nel decreto.
Voglio sperare che il governo, quanto prima vari delle linee guida nazionali, obbligando di fatto la regione Sardegna ad un inquadramento del fotovoltaico meno penalizzante per gli impianti a terra non limitandone l'esistenza solo in aree industriali, sfruttate o impoverite.
Mi aspetto che il ministro Pecoraro Scanio, dia tutto il suo contributo perchè anche in Sardegna il decreto legge sul conto energia venga applicato senza storture e forzature.
Porre dei vincoli alla colonizzazione del territorio da parte di multinazionali è senz'altro auspicabile, basta non smarrire il senso delle proporzioni e dotarsi di strumenti adeguati per operare una giusta differenziazione tra mera speculazione da una parte e valorizzazione del territorio e delle risorse dall'altra.
Delibera N. 28/56 DEL 26.7.2007
Indirizzi Applicativi del Piano Paesaggistico Regionale. Integrazione
Piano Energetico Ambientale Regionale della Sardegna (PEARS)
Edited by karkarlo - 26/8/2007, 02:36 |
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