Energeticambiente - Forum Fonti Energetiche Rinnovabili

Posts written by donquixote

  1. .
    Biomassoso, Sono d’accordo in pieno con il punto 1 ed io nel mio piccolo bevo solo “la minerale del sindaco”. Per il punto 2 c’è da puntualizzare che la segatura è ancora in tanti posti un materiale di scarto poiché non riescono o non sanno che farsene visto che sono lontani dalle rotte commerciali e quindi fuori dal mercato. Sul punto 3 ho qualche perplessità. Solo qui da noi ha un prezzo e mi risulta sia, salvo mie incomprensioni o aggiornamenti dell’ultimi tempi, quello che ho detto. Pronto comunque fare ammenda se dico sciocchezze. So solo che due anni fa, al culmine della speculazione, mi era stato indicato come causa l’aumento della segatura, ma secondo me non era solo quella la colpa, dandomi la quotazione di 40 (non so se umida o secca per la verità) in quel momento da una partenza di 5; tantè che le quotazioni più favorevoli all’ingrosso erano in quel momento di 200 /t, mentre ora sono quasi dimezzate tornando su posizioni più basse di prima dell’ondata di follia.
    In ogni caso ti riconosco la maggiore esperienza in questo campo e quindi un tuo chiarimento sarebbe molto illuminante. Ultima cosa: Bioterm, che ha lanciato l’esca con questa domanda, per ora se ne sta acquattato in disparte sperando di avere le informazioni che desidera.
  2. .
    Sinceramente non ti so aiutare in questi calcoli ma rilevo solo che ti devi essere sbagliato sul costo della segatura. € 80 / t. è esagerato, se non sbaglio la quotazione massima è 5 /t. altrimenti si fallisce e, visto che importi pellet, sai il costo di acquisto che sarebbe molto vicino al costo della sola segatura da te enunciato. Il principio che supporta il pellet è sempre l’utilizzo di una materia di scarto che oltremodo ha difficoltà di smaltimento.
  3. .
    Non ho capito che tipo di impianto hai attualmente. Parli di caldaia tradizionale ma non precisi cosa si brucia: gasolio, metano? Metter in parallelo due fonti di calore si assomma il potere calorifico e poi se si supera, mi sembra le 30.000 kalorie si deve sottoporre gli impianti a varie procedure non ultimo visita dei vigili del fuoco. Meglio lasciar perdere, normalmente si ovvia mettendo una valvola che fa funzionare uno dei due impianti alla volta, io ho fatto così.
  4. .
    La furbizia è un brutto surrogato dell'intelligenza. Ma penso che Illo a detto tutto ciò in tono sarcastico e non da approvazione.
  5. .
    Bioterm forse ti sei sbagliato con gli zeri; il cippato a 50 al ql. è follia verrebbe 5 volte più della legna di faggio, 2,5 volte più del pellet e non mi torna. Diciamo che il cippato fresco dovrebbe essere intono ai € 3/4,00 / q.le , secco non saprei ma arrivare a 50….
  6. .
    Chyris 75. sono ignorante ma la tua caldaia è del tipo per intenderci a muro o come le tradizionali tipo gasolio?
  7. .
    La robinia è ottima per ardere, darei anche una occhita al cerro che in pratica è quercia un po più piccola, è di lenta crescita ma non ha bisogno di cure in quanto se si lascia una parte (10%) di piante al momento del taglio queste, che vengono chiamate matricine, ri-innescano la crescita delle altre nuove, quindi non hai, dopo averle fatte crescere che da tagliare ma attenzione il ciclo con queste è ventannale ma anche la robinia non è molto più breve si tartta pur sempre, se non erro di almeno 15 anni. Non sperare quindi di bruciare immadiatamente ma devi avere molta pazienza.
  8. .
    Bioterm, 165 che è poi quello che diceva ICIODEBBY 16-17 al q.le ma nessuno ha precisato se franco fabbrica o portato in Italia.
  9. .
    Tu parli sempre di prezzi reso Italia vero?
  10. .
    Alberto premetto che non sono ne tecnico ne molto esperto ma il primo consiglio che ti do è: coibenta bene, molto bene la casa. Lo dico troppe volte ma è stravero, sperimentato personalmente, con questo sistema si piange il primo anno (si spendono un sacco di soldi) ma poi si ride a crepapelle per tutta la vita. I risparmi, se lo fai bene, superano il 35%. Poi caldaia, il mais è problematico il legno di scarto deve essere tanto, vista la volumetria almeno 100 ql. caldaie ibride che vanno a legna o pellet ce ne sono ma a parere degli esperti danno problemi. La caldaia a pellet la puoi sempre programmare in accensione ed in caloria le altre no, devi essere presente. È estremamente difficile dare dei consigli senza vedere la casa ma fatti aiutare da un termotecnico il suo studio costa qualche centinaia di Euro ma sono sempre soldi spesi bene. La caldaia a metano non toglierla potrà sempre servire in futuro in caso di emergenza e se hai la possibilità di avere spazio per un silos orientati sul pellet, per i costi non guardare il prezzo del pellet in sacchetti, il pellet non è tutto uguale, le stufette di casa usano solo pellet da 6 mm e deve essere molto buono, le caldaie possono mangiare pellet da 8 o 10 mm, costa meno, e fra poco anche da noi si avrà la fornitura sciolta, in autobotte e qui altro risparmio. Quindi secondo me il futuro è li. Spero di non averti confuso ancora di più le idee.
  11. .
    Alberto: scusa mi sono espresso in maniera incompleta, non c’è bisogno del tecnico lo faccio io ma va fatto almeno ogni settimana, la questione è che non si può operare con la camera calda visto che comunque c’è presenza di braci tra la cenere e quindi bisogna attendere che si raffreddi un poco, diciamo 4 ore poi, sempre con le dovute cautele, tieni presente che comunque la caldaia a questo punto è a 50/60 gradi, si può operare ma ci sono punti che comunque sono raggiungibili a fatica. Penso che ci siano sistemi per agevolare questa mansione ma presumo costino abbastanza; se ti documenti fai una indagine accurata ponendo specificatamente la questione altrimenti gli installatori non ti dicono nulla loro pensano solo di vendere, ripeto che a parte questo sono soddisfatto anche se dovendo ripartire da zero probabilmente ora opterei per una caldaia onnivora (pellet ed altro) pur avendo boschi miei quindi con abbondante legna a disposizione. Non per la questione pulizia ma per la questione ricariche combustibile. Tu cosa usi ora?
  12. .
    Tutti in cerca di capire dove va il mercato! Due rivenditori e tre, forse, utilizzatori che danno di fioretto per saperne di più. Il fatto è che ci siamo tutti scottati dalla buriana di due anni fa che ora non ci fidiamo più di nessuno (non nel senso di persone ma del mercato). Le notizie, forse artatamente immesse, sono disparate e creano confusione. Da allora i prezzi sono scesi, e di molto, ma potranno scendere ancora? Non lo so ma ci sono comunque i costi di produzione che al di là del costo della segatura, non sono comprimibili. Ma questo è un segreto che nessuno fino ad ora ha ancora svelato. Per Bioterm, occhio in giro c’è molto pellet cosi detto industriale, va benissimo per le caldaie ma le stufe non lo digeriscono. Un consiglio: fra poco è Pasqua, cogli l’occasione fai un viaggio laggiù e constata di persona visto che, anche se ti fai mandare un carico di prova, ti possono sempre mandare il primo buono. Vedi i cinesi.
  13. .
    I prezzi difficile che li mettono sui siti, bisogna appoggiarsi ad un installatore che te li rivende e ci guadagna oltre al lavoro che fa. Comunque dal 11 al 15 a Milano c’è una fiera-convegno a Milano Expoconfort lì dovresti trovarne. Io ho una UNICAL da 4 anni non male; l’unico problema è la complessità della pulizia della camera di combustione dalla cenere.
  14. .
    Bugy, per prima cosa investi molto nella coibentazione della casa, intendo tetto, serramenti e porte poi se la casa è di sasso meglio se la rivesti all’interno con carton-gesso o altro, così come il tetto sia dentro (fibra di legno o altro) , che fuori; come dico spesso piangerai per il primo anno (la spesa è alta) ma poi risate a crepapelle per tutti i restanti anni. Puoi ipotizzare risparmi intorno al 35% all’anno. Inoltre tieni presente che data la tipologia della casa una robusta stufa sotto ti scalda anche il sopra visto che il caldo tende a salire dalla scala, c’è solo l’accortezza di tenere le porte aperte, ma c’è un punto importante: il bagno, dove, a mio parere, si deve avere la temperatura maggiore della casa (almeno 22 gradi) dove si trova? Se poco raggiungibile va canalizzato (tieni però presente che, anche se i costruttori dicono il contrario, una canalizzazione è poco efficace dopo i 4 metri) se posto in zona non raggiungibile orientati su una cosiddetta IDRO che cioè è in condizioni di operare come una caldaia e provvedere a scaldare anche diversi termosifoni (dipende dalla potenza) ovviamente queste consumano di più ma danno anche molto di più. Il costo di installazione non è poi così micidiale. Il camino del piano di sopra. Occhio che il camino è una finestra aperta all’esterno, mangia un sacco di caldo quindi se lo devi o vuoi tenere, orientati sul tipo chiuso ma se non è necessario elimina anche quello.
  15. .
    Troccola, ho premesso che non ho esperienza ma stando a informazioni ricevute da numerosi CAT (centro assistenza tecnica) questi ibridi, non dico questi che tu ai segnalato ma in generale, funzionano male e non costano poco. Tu dici che almeno a legna i modelli da te selezionati vanno, questo è vero ma intanto spendi per il sistema a pellet che potrebbe dare problemi, la mia domanda è: ne vale la pena? Ora solo tu puoi decidere che cosa vuoi ottenere ma secondo me se vuoi ottenere del caldo continuo la soluzione a pellet è la migliore se vuoi invece avere atmosfera la legna è insuperabile. Vedrai che anche con queste macchine “double face” alla lunga poi utilizzerai solo una funzione.
50 replies since 17/4/2007
.