Energeticambiente - Forum Fonti Energetiche Rinnovabili

Posts written by OggettoVolanteIdentificato

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    Un relè a scambio,nulla di piu'.
    Commuta un apparecchio o l'altro, ed è pilotato da un semplice transistor connesso ad un fotosensore.
    Non si capisce se tu lo debba autocostruire,o ne abbia uno in casa e lo intenda modificare.
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    Ciao,Carlos,ho intuito il segreto.
    Il magnete-pendolo ,quando oscilla,genera compressione e rarefazione di aria sui due magneti.
    Sfruttando tempistiche idonee,si avrà che
    1) il magnete di sinistra si raffredda,e aumenta il flusso
    2) il magnete di destra si scalda,e diminuisce il flusso

    All'oscillazione successiva,avverrà l'esatto contrario.

    La differenza di temperatura dei due magneti è lineare,ma non è piu' lineare il flusso magnetico che ne fuoriesce, spingendo e attirando il pendolo in maniera continuativa.

    Ci ho preso? :rolleyes:
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    CITAZIONE (Wattos @ 31/3/2008, 00:04)
    oggettovolante ma allora non ce l'avevi una soluzione... ^_^

    In realtà si,ma dopo alcune elaborazioni mentali non mi è sembrata piu' convincente. Non per nulla l'ho messa nel dimenticatoio,ma poichè non è eticamente 'corretto', la riassumo qua con una figura.



    Sei partito dall'idea di far scendere sott'acqua un generatore ad elica ,per poi farlo risalire :ma perchè farlo risalire solo di 10 metri (misura casuale), quando basta porre un 'bicchierone' capovolto,e pieno di acqua,sul pelo del mare?
    In questo modo,il cilindro sarà sempre pieno di acqua,non si svuoterà mai,e il generatore potrà percorrere altri 10 metri in piu',generando maggior gas. Appena il pallone arriva in cima,una valvola svuota il gas,e il generatore scende giu' nuovamente. In questo modo esso percorre 20 metri, e non piu' 10: ma c'è da verificare le pressioni all'interno del cilindro.... -_-

    Chiaramente si puo' anche fare modifiche, che so......il fondale marino misura 10 metri,e il cilindro è alto 100 metri! Ma non credo minimamente che possa funzionare,male che vada fa rincretinire altri utenti alla ricerca della verità fisica :lol:

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    CITAZIONE (albatronik @ 4/4/2008, 23:45)
    invito tutti a raggionarci sopra.

    Tranquilo,lo farremo siccuramenthe. :lol:
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    La luce abbagliante deve abbagliare,se no non si chiamerebbe cosi'. :rolleyes:
    E va SPENTA quando si incrocia un veicolo nell'altro senso,cosa che pochi fanno,e se lo fanno te la riaccendono quando sei a un metro di distanza <_<
    Sono peraltro convinto che sarebbe un'idea pregevole quella che il nuovo amico propone;fatto sta che una luce abbagliante,per poter andare in profondita',deve per forza di cose essere parallela al terreno. In una strada rettilinea,si riuscirebbe anche a limitare l'abbagliamento:impossibile da fare nel caso ci si trovi su una strada tortuosa e ricca di dossi e curve.L'occhio umano è poi una brutta bestia,di notte la pupilla si allarga maledettamente e si rimane abbagliati anche da un fiammifero.
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    Credo convenga se si dispone già di acqua sotto forma di vapore.
    Perchè,se si fosse costretti a scaldare acqua per poi fare elettrolisi,si perderebbe di efficienza.

    P.S. Sta Nasa fa proprio tutto.Peccato non divulghi mai gli esiti delle prove in maniera eccellente.
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    ...Se mi attacchi Rossella Brescia al posto della carota,te li produco anche io 300 ampere sulla puleggia.... :lol:
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    Si,scusate,inizialmente ho scritto 10 watt ,poi ho erroneamente parlato di 1 Watt. Trovo che 10 Watt per smuovere 1 Kg all'altezza di 1 metro sia davvero un'energia enorme,cosa di cui,allo stato pratico,non me ne rendo conto quasi mai,sia quando adopero un semplice trapano sia quando aziono ,che so, il motorino d'avviamento dell'autovettura. Proprio in virtu' di questo mi auguro che il motore che state assemblando possieda requisiti meccanici e robustezza assai elevata,perchè tra vibrazioni,rotazioni,dilatazioni termiche e sollecitazioni varie c'è da distruggere il banco prova,specie se pilotate quelle bobine con alte correnti.

    P.S. quando metterete il video su youtube,usate una telecamera professionale,non mi voglio perdere lo spettacolo e i dettagli del rumore generato! :rolleyes:
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    Mi interessava la stima del primo motore che hai assemblato.....non per altro,ogni tanto mi pervade il pensiero che qualche calcolo di potenza sia errato,e che non si possa ricavare free-energy... :unsure:
    Molte prove sono state eseguite sul fondamento della distanza airgap,e sul fondamento dei Kg appesi,ma da quanto mi capita di leggere qua e la ,una potenza elettrica di 1 Watt ,che sembra poco,è invece una cifra di energia particolarmente intensa e poderosa.Wè,poi saro' anche paranoico,per carità..... in fondo,c'è in ballo la salvezza dell'umanità,con quel PP .... :P

    P.S. pensavo che il rotore fosse composto da 5 alette,cosi' come appare su una vecchia image di Internet,invece noto che avete adoperato 4 alette.Ma gira e rigira....deve girare comunque!
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    Mi sa che mi appendo a soffitto un pannello fotovoltaico,e lo alimento a 220 Volt.
    Di sicuro mi fa una bella luce bianca ,che fa risaltare tantissimo il divano in pelle.

    P.S. nn fatelo assolutamente! :lol:
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    Scusate,mi viene un dubbio iperbolico.
    Dalla fisica,si sa che con 10 Watt si riesce a sollevare di un metro un peso di 1 Kg,nel giro di 1 secondo.
    Significa anche che con 10 watt si puo' sollevare 1000 Kg di 1 mm ?
    Non ricordo neppure piu' quale sia la distanza operativa a cui deve lavorare il motore,era forse un escursione di 1 mm,o qualcosa di simile?
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    Cio' che segue,è una esemplificazione di una cella del danese Hansol, configurata come una cella in grado di mantenere sano e integro il catodo in tungsteno,evitandone la fusione.
    Si tratta di una cella in vetro pyrex,resistente all'alto calore.



    Oltre al contenitore,vi è un catodo incastonato nel pyrex; soluzione salina con a bagno l'anodo; un deposito sul fondo costituito da granuli-polvere vetrosa,imbevuta chiaramente di soluzione salina. L'utilità di questa polvere di vetro è fondamentale:appena si eroga tensione,la polvere a stretto contatto con il catodo inzia a scaldarsi,raggiungendo ben presto i 700 gradi. A quella temperatura,la polvere si liquefa,e inizia a condurre.
    Il vetro,per chi non lo sapesse,diventa conduttore a mano a mano che si sale di temperatura,manifestando la capacità di condurre elettroni al pari di un metallo.
    Dopo brevi istanti,avremo che,grazie al forte isolamento della fredda polvere attigua ,otterremo un catodo che opera a temperature inferiori ai 700° ; un cono di vetro liquefatto che opera nell'intorno dei 700°-900° (nella figura appare in colore rosso) ; un plasma di temperatura altissima che fluttua centrale rispetto al cono.
    Tutto cio' si basa sul fatto che il vetro incandescente è portatore di elettroni,l'acqua salina è portatrice di ioni.Dal loro urto si dovrebbe originare un plasma.
    Si riesce quindi a mantenere integro il catodo in tungsteno,senza che si usuri; lo spessore dei materiali impiegati garantisce una buona dissipazione di calore nei punti cruciali,considerando anche che la rimanente polvere di vetro circostante possiede un altissimo isolamento termico,tale da mantenere una struttura a cono sopra il catodo.L'emissione magnetica emessa dal catodo dovrebbe provvedere,peraltro,a mantenere centrale il punto di plasma,sospeso e lontano,mentre il vetro fuso impedisce il passaggio di cariche ioniche verso il basso.Solo gli elettroni possono circolare nella massa in fusione,raggiungendo la superficie acquosa.
    Nel caso alcune particelle di vetro fuso si distacchino,tendono a raffreddarsi in acqua e a precipitare verso il basso,cedendo il loro calore,e pronte ad essere fuse nuovamente.
    L'utilità della cella è quella di poter mantenere sano il catodo,e in caso di spegnimento immediato della cella,si potrebbe riuscire ad avere elementi trasmutati rimasti intrappolati nel cono che solidifica.
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    Se un generatore ad elica,che pesa 1 Kg, sprofonda per un metro al secondo,
    esso dovrà generare una potenza continua di 18 Kilowatt. Questi 18KiloWatt servono a produrre quel litro di gas sufficiente a tornare a galla.

    Chiaramente non esiste un generatore da 1 Kg in grado di erogare ben 18 Kilowatt !
    Al limite,dovrà pesare 10 Kg. Ma cio' significa che stavolta si dovranno erogare almeno 180 Kilowatt.

    Chiaramente non esiste un generatore da 10 Kg in grado di erogare ben 180 Kilowatt !
    Al limite,potrà pesare 100 Kg.Ma cio' significa che stavolta si dovranno erogare almeno 1800 Kilowatt.

    Chiaramente,non esiste un generatore da 100 Kg in grado di erogare ben 1800 Kilowatt! ...
    Etc. etc.
    Continuo? :lol:

    L'altro giorno,mentalmente,ho provato a percorrere strade costruttive diverse,ma mi imbatto sempre e comunque nel diabolico fenomeno di legge di gravità,pressione,e temperatura marina,rendendo impossibile la costruzione del sottomarino.
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    Se poi vuoi complicarti la vita,
    d'estate potrai sfruttare l'energia delle batterie per rinfrescarti l'abitazione, e intiepidire l'acqua sanitaria facendo passare una tubazione a radiatore in prossimità dell'unità esterna del climatizzatore (frontalmente alla ventola,da cui fuoriesce un getto d'aria superiore anche ai 50 gradi).Casa fresca,acqua calda,e indipendenza energetica dall'Enel,per sommi capi.Purchè le pale eoliche non siano un modello 'giocattolo'...
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    Piu' che valutare il dimensionamento/costo dell'eolico,punterei il dito sulla scelta del sistema riscaldatore.
    La stufe alogene,o quelle a resistenza avvolta, non sono convenienti nè con l'eolico,nè con la rete Enel.Tant'è che nessuno,d'inverno,riscalda la casa con quelle stufe,ma con altri metodi.
    Vedo invece bene l'immagazzinamento di energia in batterie,per poter accendere un climatizzatore:quest'ultimo,rispetto alle stufe,garantisce un rendimento 4 volte superiore,e una quantità di calore in ambiente notevole.Inutile sottolineare che il climatizzatore lo si puo' azionare quando si desidera,ad esempio solo al mattino-pomeriggio,e lasciarlo staccato di notte (quando si riposa) : questo garantisce il riscaldamento ottimale dell' ambiente,perchè è inutile,con le stufe classiche,arroventare la casa nelle ore ventose notturne,se poi al mattino quel calore si è già disperso.

    Un esempio:
    i climatizzatori inverter necessitano di 300 Volt D.C. per funzionare; con 6-7 batterie da 48 Volt in serie connesse all'eolico si puo' immagazzinare un buon quantitativo di Kilowatt.Che verranno quadruplicati appena si aziona la pompa di calore,visto che quest'ultima preleva il calore dall'aria attigua all'abitazione,compresa l'aria che disperdi dalle mura domestiche.
1625 replies since 21/8/2005
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